I PON DEL VECCHI IN PILLOLE / SCIENZIATI ALL’OPERA!

 

I laboratori di scienze del Liceo Vecchi

I laboratori di scienze del Liceo Vecchi

La redazione del Circondario di Trani è riuscita a intervistare i ragazzi del PON di Scienze, che si tiene settimanalmente presso i laboratorio del Liceo Vecchi.

I protagonisti del PON di Scienze

I protagonisti del PON di Scienze

4 gruppi di ragazzi, per 30 ore vivono la scienza (quella che avevano appreso solo dai libri) sperimentalmente. Divertimento e dedizione, le parole d’ordine di un “esperimento” che porterà i ragazzi a realizzare alcuni power point.

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Marialaura intervista i protagonisti del PON

“La partecipazione-ci dichiara la docente- è assidua su un gruppo abbastanza numeroso, incuriositi riescono ad applicarsi decisamente meglio”.

Alla domanda “cosa proporreste per migliorare questo PON?” gli alunni, motivati, hanno risposto: “ aumenterei i momenti passati dietro il bancone da laboratorio per sperimentare di più e toccare con mano cosa vuol dire davvero SCIENZA”.

Che altro aggiungere?

Buon lavoro scienziati!

Simonetta Favuzzi – Marialaura Soldano

FRANCESCO ROSSI, IL GIORNALISTA PROFESSIONISTA EX ALLIEVO DEL VECCHI CI RACCONTA DELLA SUA GAVETTA

Francesco Rossi in visita al Vecchi

Francesco Rossi in visita al Vecchi

Giornalista professionista ed ex alunno del liceo Vecchi, Francesco Rossi, ha incontrato gli alluni del P.O.N. “giornalismo e comunicazione, la scrittura nel tempo del web” per raccontare la sua storia.

Si è diplomato nel 1984 quando il Vecchi occupava l’immobile nei pressi della Villa Comunale in cui oggi ha sede l’Istituto G. Bovio. All’epoca, i liceali erano poco più di 200 (al contrario degli attuali 600 e più) e le scorrerie più che frequenti:  “capitava spesso che compagni di classe marinassero la scuola per un giro in  villa comunale. Oppure ci si calava dalle finestre”, ci racconta.
Erano momenti di evasione, da una scuola, intesa come istituzione, fin troppo rigida: “All’epoca si bocciava facilmente, tanto è che, iscritti in 27 al primo anno di studi, ci ritrovammo agli esami di maturità in 11. C’era poco da scherzare”.

Proprio quegli anni, i fantastici “80’s” delle radio libere e delle prime tv private, hanno risucchiato Francesco Rossi nel mondo della comunicazione.

E la sua, quella che ci racconta, è la storia esemplare di una gavetta professionale, di quelle che oggi, a noi aspiranti giornalisti è negata.

Fu nei mesi successivi alla maturità e precedenti all’iscrizione alla facoltà di Scienze Politiche – “L’unica – spiega Rossi – che all’epoca forniva una formazione completa in termini umanistici e giuridici – che maturò la prima  occasione di praticantato”.

Nel 1985 iniziò a lavorare per “Radio Luna” (situava in via Andria). “ Ricordo una telefonata che mi raggiunse una sera, poteva essere  mezzanotte o l’una, mentre trasmettevo musica Jazz. Era la panetteria vicina, che mi chiedeva di smetterla col jazz: Volevano i melodici napoletani, la “musica sincera”.

Quella prima occasione fu però un banco di prova e così, notato dalle emittenti locali, prese a collaborare con diverse realtà dell’informazione locale. Si occupava di sport, girando l’italia da telecronista. “All’università  non ero quasi mai presente e passavo spesso il weekend fuori casa per seguire la (ormai ex) squadra di calcio femminile e quella maschile locali”.
Nel 1996 iniziò a lavorare con la testata “Bari Sera” – all’epoca unica testata pomeridiana – occupandosi di Cronaca e cronaca politica:  ulteriore occasione di gavetta tra le aule del tribunale.

Oggi lavora contemporaneamente per l’emittente televisiva Teledehon e sul web per il network live (gestisce Bisceglielive.it e Tranilive.it) , nonché per la testata tarantina www.tarantobuonasera.it

Internet è una benedizione per chi ha imparato le regole del giornalismo “di strada”. – ci racconta – Puoi essere ovunque e sempre, se sai fare bene il tuo lavoro”.

Stefania Lignola

LO SKIPPER PRODIGIO VALERIO GALATI, EX DEL LICEO VECCHI: “DEL LICEO S0LO SPLENDIDI RICORDI”

Valerio Galati

Valerio Galati

Tra gli ex allievi del Vecchi che hanno fatto carriera, figura Valerio Galati, prodigio della vela tranese, classe 1993. All’iniziare del nuovo anno e della nuova stagione agonistica, dopo una pausa invernale dedicata interamente ad un allenamento, lo attendono nuove prestigiose regate.

Lo skipper, nominato dalla FIV ancora una volta come timoniere dell’equipaggio azzurro di Match Race under 23, regaterà ai primi di luglio sul Lago di Ledro per il Mondiale Universitario per poi spostarsi dopo venti giorni ad Helsinki per il Mondiale Under 23; e ancora ad agosto in Polonia per gli Europei Under 23.

A marzo ha concluso   la prima tappa dell’ Italia Cup  e dopo pochi giorni a Palma di Maiorca ha solcato i mari della Isaf World Cup. A fine aprile e ad inizio maggio Galati parteciperà invece a due regate sul Lago di Garda: l’Europa Cup a Malcesine e l’Eurolymp a Riva del Garda. Obiettivo:  fare massimo tesoro di esperienze e di tecnica in vista del CICO di settembre, il Campionato Italiano Classi Olimpiche, vero obiettivo dell’anno.

Ma chi è veramente Valerio Galati? Gli abbiamo fatto delle domande per conoscerlo.

Quando è iniziata la tua passione per la vela? Durante gli anni del liceo?

La passione per il mare è nata molto prima del liceo, addirittura prima degli anni delle elementari. Mio   padre mi portava per mare in gommone,  sia in estate che nelle stagioni meno calde. Restavo ore ed ore per mare e, specialmente quando l’acqua era troppo fredda per fare il bagno, giovaco con qualsiasi cosa mi capitasse per le mani. E’ incredibile quante cose ci siano e si possano fare in uno spazio di cinque metri. Quelle giornate mi hanno permesso di apprezzare e imparare a convivere con tutte le situazioni meteo.

La vela l’ho scoperta dopo, all’età di otto anni. Ho frequentato un corso per bambini alla LNI di Trani e da lì non ho più smesso. Certo è che iniziavo questo sport come un “marinaio” esperto: avevo già una conoscenza e un rapporto con il mare molto stretto.

Nel 2011 hai raggiunto la Nuova Zelanda, credi che questa sia una tappa principale per la tua carriera?

Sì certamente è stata una tappa incredibile. Sono quelle esperienze che seppure durino pochi giorni o settimane, hanno la capacità di migliorarti come mesi e mesi di vita.

 

Altre tappe fondamentali della tua carriera velistica?

Sicuramente la prima vera soddisfazione è arrivata nel 2007, con il terzo posto alla Coppa Italia 555FIV, che è una barca per quattro persone.

Nel 2010 ho vinto il Campionato Italiano Under 19, per poi ripetere l’impresa nuovamente nel 2011, anno molto speciale e determinante. Ho regatato, oltre che in Nuova Zelanda a febbraio, nel Campionato Europeo Under 23 a settembre, che mi ha visto vincitore.

Nel 2012 ho deciso che era il momento di provare qualcosa di nuovo, cioè provare una classe olimpica. Dopo tanti anni di regate in equipaggio, ho optato per le regate in singolo sul Laser (barca di quattro metri). Ancora nel 2012 mi sono classificato al secondo posto al Campionato Italiano Assoluto e pochi mesi dopo ho raggiunto ancora il podio del Campionato Europeo giovanile classificandomi al secondo posto. L’anno dopo ho provato ha riportare a casa il titolo europeo, riuscendo a classificarmi però terzo.

Per questo 2014, posso dire che una regata estremamente importante è stata la Coppa del Mondo delle classi olimpiche, disputata ai primi di aprile in Spagna. Lì sono stato a contatto con tutti i più grandi velisti del mondo e confrontarmi con loro è stato un’enorme occasione di crescita.

Sei onorato di essere stano nominato dalla FIV ancora una volta come timoniere dell’equipaggio azzurro di Match Race under 23?

E’  la quarta volta che la Fiv mi nomina timoniere e questo per me significa molto,sento la fiducia che delle persone con grandi responsabilità hanno in me

Prossimo obbiettivo da raggiungere?

I prossimi obiettivi da raggiungere sono il podio al Mondiale Under 23 in equipaggio e un posto in top 10 al  Campionato Italiano delle classi olimpiche  con il Laser (singolo)

A quale sportivo ti ispiri?

Mi piace molto imparare dagli altri e per questo è necessario conoscerli nei pregi e difetti. Mi ispiro a tante persone, skipper e non, a tanti campioni che conosco e con cui ho la possibilità di parlare e confrontarmi. Non ho idoli come Valentino Rossi e Maradona semplicemente perchè non li conosco e non so come si comporterebbero al posto mio.

Qual è stato il momento più difficile della tua carriera sportiva?

Momenti particolarmente difficili non ne ho avuti. Ci sono state più che altro occasioni in cui alcuni rapporti umani si sono lesi, ma ho sempre trovato il modo di recuperare in fretta.

Che consiglio daresti a chi vuole avvicinarsi a questo sport?

Definirlo sport è quasi riduttivo, è un mondo che avvolge anche la sfera sportiva e lo stile di vita di chiunque lo pratichi. Vale la pena di avvicinarsi perchè può solo migliorare le persone.

Il motto che ti accompagna in questa “avventura” velistica?

Motti non ne ho. Penso che l’importante sia essere consapevoli di vivere nel presente per formare il futuro, senza guardarsi sempre indietro e lodarsi di vittorie o piangere le sconfitte

 Veniamo alla tua vita da studente. Come riesci a conciliare studi e sport?

Studio Giurisprudenza, purtroppo non posso frequentare le lezioni e questo mi dispiace perchè so che perdo l’occasione di ascoltare gente molto più colta di me. Lo studio lo concilio in base agli impegni,studio sicuramente molto di più quando non c’è vento, per il resto un’ora la mattina e un’ora il pomeriggio a casa, sui treni,in aereo,in albergo almeno qualche pagine riesco sempre a sfogliarla e fino ad ora i risultati sono stati buoni. L’arma vincente è quella di confrontarsi almeno con qualche amico prima di un esame

 Hai ricordi particolari del Liceo Vecchi?

Mi sono diplomato nel 2012. Del V.Vecchi ho solo bei ricordi. Ha fatto parte del mio equipaggio, è stata una scuola che mi ha aiutato molto a portarmi avanti nella vela. Devo ringraziare i dirigenti Gigante e Tannoia, e i professori Mastrofilippo, Marzocca Fata, Dell’Aquila, Seccia, i due Germinario, Sagliocca, Stella ,Lorusso. Ripeto che sono stati sempre molto disponibili e non hanno mai storto il naso per le mie assenza a scuola, mi hanno dato spazio per recuperare le lezioni e tutto quel che è servito a portare avanti scuola e sport nel migliore dei modi.

Stefania Lignola, studente e velista